Al Comune di Terrasini 22 procedimenti disciplinari in 5 anni: interrogazione dell’opposizione
Secondo quanto denunciato pubblicamente dalla consigliera di minoranza Chiara Baiamonte, che insieme al segretario cittadino del PD Ciccio Perna ha presentato un’interrogazione, dal 2019 a oggi vi sono stati al Comune di Terrasini 22 procedimenti disciplinari nei confronti dei dipendenti comunali.
Su Compaesano pubblichiamo integralmente la sua nota.
Scritto da Chiara Baiamonte
È un problema professionale? O un problema politico?
Il buon funzionamento degli Uffici comunali è importantissimo per offrire ai cittadini servizi fondamentali, procedure semplici e risposte immediate; il buon funzionamento degli Uffici comunali dipende da due fattori, uno, la professionalità gestionale dei dipendenti, l’altro, l’indirizzo politico dato dall’Amministrazione in carica, la quale fissa gli obiettivi strategico/operativi da raggiungere per un buon funzionamento della macchina amministrativa.
1. Un dato preoccupante però vogliamo offrirlo alla valutazione di cittadini e lettori.
Dal 2019 ad oggi, sono ben 22 i procedimenti disciplinari che, sotto questa Amministrazione, si sono conclusi con altrettante sanzioni disciplinari nei confronti di dipendenti comunali; un numero, per la verità, che appare tutto sommato troppo alto, con una media di quasi 4 procedimenti disciplinari all’anno, 1 ogni tre mesi.
Statisticamente, in proporzione al numero dei dipendenti, questi numeri indicherebbero la possibile presenza di gravi problemi di funzionamento della Pubblica Amministrazione: tutto questo non può avvenire per caso. Tanto ci appare sufficiente per una riflessione doverosa sulle motivazioni.
2. Un altro aspetto, tuttavia, merita la dovuta attenzione.
In questi giorni, il Comune di Terrasini sta procedendo al conferimento d’incarico di Capo dell’Ufficio Tecnico Comunale (U.T.C.), tramite avviso pubblico, a soggetto esterno all’organico dei dipendenti comunali (posto extra dotazione organica).
Questa scelta dell’Amministrazione, se letta insieme ai 22 procedimenti disciplinari, lascia dubbi: non esistono forse dipendenti comunali idonei, specializzati e professionali per ricoprire questo ruolo tanto da doversi cercare all’esterno?
E poi, non si sono trovate negli anni le risorse né per il rinnovo dei contratti né per valorizzare le risorse umane aumentando le ore a chi ancora non è a tempo pieno e, viceversa, si trovano quelle per assumere un esterno?
• In conclusione, quelli col personale sono problemi professionali? O sono invece problemi politici?
Se fossero problemi professionali, l’attuale Amministrazione dovrebbe indicarci tutti gli strumenti messi in atto in ben 8 anni, per la riqualificazione, riclassificazione e la crescita professionale dei dipendenti stessi.
Viceversa, se fossero mai problemi politici, nella logica della separazione delle funzioni, tra quella di indirizzo, in capo all’Organo politico, e quella gestionale, in capo ai Capi Ufficio, l’attuale Amministrazione dovrebbe dirci se è esiste un problema di scarsa sintonia o comunicabilità con i propri dipendenti.
Delle due, una.