TERRASINI - Il Sindaco Maniaci pubblica le analisi dell’ASP sulla balneabilità
Scritto da Francesco Cipriano
Per placare le polemiche sorte in seguito alla diffusione dei dati di Legambiente sulle analisi delle acque di Terrasini, il Sindaco Giosuè Maniaci pubblica le analisi ufficiali dell’ASP che certificano la balneabilità del mare di Terrasini.
Quattro pagine inviate mensilmente dal Dipartimento di Prevenzione U.O.C. Laboratorio di Sanità Pubblica dell’ASP Palermo al Comune di Terrasini da aprile a luglio. E nelle quattro analisi risulta che dalla Praiola a Città del Mare, il mare di Terrasini è nei limiti imposti dalle autorità per stabilire la balneabilità.
Eppure sorgono dubbi tra i cittadini.
Il post del Sindaco
“Con l’arrivo delle ultime analisi di oggi, effettuate dall'unico ente pubblico accreditato per poterle eseguire (il Dipartimento di Salute pubblica dell'Asp di Palermo), spero di chiarire e mettere un punto sulla balneabilità dei nostri accessi a mare: praiola, cala rossa, Città del mare e tre punti lungo la baia di San Cataldo” scrive il Sindaco di Terrasini Giosuè Maniaci.
“Dal mese di aprile ad oggi (22 luglio) una costante positiva delle analisi che certificano che possiamo fare il bagno alla praiola, a cala rossa e con grande soddisfazione a San Cataldo!
Spero di non dovere tornare sull’argomento in questi giorni, invitando le nostre strutture turistico-alberghiere a continuare a promuovere il nostro mare e il nostro territorio su cui hanno tanto investito”.
Cosa rivelano le analisi?
Sono quattro le analisi predisposte dall’ASP Palermo, una al mese da aprile a luglio.
Sei invece i punti di prelievo: Città del mare, Cala Rossa, La Praiola, Baia di San Cataldo, 130 metri a Ovest della Baia di San Cataldo e 150 metri a Est.
Il limite di riferimento per l’Escheria coli è 500, mentre quello per gli Enterococchi intestinali è 200.
Nei quattro mesi di analisi i risultati sono sotto i parametri indicati, quindi l’acqua risulta balneabile.
Ai limiti i dati del mese di aprile riguardanti il prelievo effettuato a 130 metri a ovest della Baia di San Cataldo: qui il livello di Enterococchi intestinali era a 180, sempre al di sotto del limite di riferimento posto a 200 ma pur sempre preoccupante.
I dubbi
Se diversi utenti hanno ringraziato il Sindaco per aver finalmente fatto chiarezza, altri riportano testimonianze contrastanti con la versione ufficiale. Ovvero che nonostante le analisi dell’ASP attestino la possibilità di balneazione, l’acqua di quel mare non è limpida come nei documenti.
Commenta S.Z.:
“Ho tanti dubbi sinceramente. Se fosse veramente così ne sarei felice,abito a quattro passi davvero e non ne usufruisco perché quando usciamo dall' acqua io e mia figlia facciamo puzza, puzza di qualcosa che neppure capisco bene... Sinceramente ho paura e quindi evito. Io ho sempre dato fiducia al Sindaco ma sul mare, specie la Praiola, faccio fatica. Spero sia come dice lui.”
Questa la testimonianza di S.C.:
“In qualità di diportista posso confermare che sino ai primi di Luglio il mare tra Praiola e Cala Rossa si presentava in ottime condizioni. La situazione invece negli ultimi giorni è drasticamente cambiata in seguito probabilmente ad una rottura in qualche tratto del pennello a mare , rendendo torbide e maleodoranti le acque in tutta questa zona. Basta chiedere alla Guardia Costiera che non potrà che confermare quanto segnalato”.
ASP Vs LEGAMBIENTE: chi ha ragione?
Perché le analisi dell’Asp e quelli di Legambiente sono diverse?
Ve lo spiegheremo in un articolo di prossima pubblicazione su Compaesano.