TERRASINI - Panettiere protesta contro la viabilità, il Comune fa marcia indietro
Scritto da Francesco Cipriano
Quello del panettiere è un lavoro duro: sveglia di notte, ore e ore davanti a un forno con l’aria calda e irrespirabile, nessun riposo. Eppure è un lavoro indispensabile quello di chi produce uno degli alimenti basici della nostra alimentazione.
Ma quando chi dà il pane quello stesso pane se lo vede togliere di bocca, non c’è diplomazia che tenga.
È così che quando lunedì l’Amministrazione comunale di Terrasini ha deciso improvvisamente di chiudere alla viabilità un tratto della via Benedetto Saputo per gestire il traffico estivo, i commercianti della strada hanno visto calare il proprio fatturato. Tra di loro Antonino Maniaci, titolare da 25 anni di un panificio a Terrasini, mentre la sua famiglia da oltre un secolo gestisce il panificio Evola a Cinisi.
Così mercoledì mattina Antonino Maniaci ha deciso così di recarsi davanti al Palazzo Comunale con un banchetto, di quelli che i panifici usano durante fiere e sagre per vendere i propri prodotti, con su appeso un cartello: “Questa viabilità non va bene”.
E lui donchisciottescaménte in piedi, grembiule e coppola, in nome suo e degli altri commercianti, immolato alla protesta contro una scelta dell’Amministrazione che danneggia il commercio in Via Saputo.
Compaesano lo ha contattato per farci spiegare le sue motivazioni.
Perché ha scelto di protestare?
“Il Comune ha cambiato la viabilità chiudendo un pezzo di strada. È da lunedì che noi commercianti di Via Benedetto Saputo non lavoriamo. Non si tocca il pane ai padri di famiglia!”.
Eppure Terrasini è una cittadina turistica: non lavorate di più?
“È vero che a Terrasini il turismo è cambiato, ma ci sono tante cose che vanno male. Prima questa era una zona residenziale, ma adesso con i B&B non ci sono più i residenti che comprano il pane, il mio commercio ne soffre. Gli unici a lavorare sono i supermercati, mentre gli artigiani e i piccoli commercianti muoiono”.
Che futuro vede per la sua attività e per Terrasini?
“Succederà come a San Vito Lo Capo: caos d’estate ma vuoto d’inverno. Io stesso ho difficoltà, al panificio lavora pure mia madre, è difficile assumere operai per solamente sei mesi. Così non ce la facciamo, forse sarò costretto a spostarmi”.
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La protesta attira l’attenzione di altri commercianti che dicono ad Antonino Maniaci di essere pronti a schierarsi al suo fianco.
Ma attira anche l’attenzione dell’Amministrazione, che si lamenta con lui per la protesta, ma che in meno di 24 ore riapre alla viabilità la Via Benedetto Saputo.
D’altronde anche la Rivoluzione Francese era scoppiata a causa del pane.