TERRASINI - Scontro in consiglio comunale, Censoplano lascia la maggioranza

Non si fermano le polemiche a Terrasini: nell’attesa che venga convocato il Consiglio comunale straordinario per il caso Maniaci-Di Maggio- Censoplano, ieri sera ha avuto luogo il consiglio in cui si sarebbe dovuto votare il rendiconto di gestione. Presenti otto consiglieri di maggioranza e tre di opposizione.

Proprio a inizio seduta, il Presidente Marcello Maniaci dà notizia di una lettera del consigliere Fabio Censoplano senza però leggerla come richiesto. Da lì uno scontro con il consigliere del PD Ciccio Perna che chiede di mettere a verbale la mancata lettura.

L’opposizione abbandona l’aula, la maggioranza non ha i numeri: seduta rinviata di 24h. Stasera nuova convocazione del Consiglio che dovrà votare il rendiconto su cui il Collegio dei revisori dei conti ha espresso parere negativo.

In questo articolo troverete i commenti dei consiglieri Fabio Censoplano e Ciccio Perna e la risposta del Presidente del Consiglio comunale Marcello Maniaci.

Il commento di Fabio Censoplano

Ieri sera stessa Fabio Censoplano rompe gli indugi e pubblica un post su Facebook con allegata la lettera mandata al Consiglio Comunale. Scrive Censoplano:

“Cari cittadini questa sera ho deciso di non partecipare al consiglio comunale per motivi che reputo fondamentali.

Nonostante non abbia mai scritto nulla di carattere politico su Facebook, ormai sembra diventata l'unica via di comunicazione Rimasta, difatti nonostante abbia chiesto in maniera istituzionale di leggere pubblicamente una nota in corpo alla quale desideravo far sapere della mia decisione irrevocabile di prendere le distanze dal capo delle istituzioni come conseguenza dei gravi fatti che hanno coinvolto me, mia moglie e la mia famiglia, delle gravi minacce che hanno leso la mia famiglia.

Il presidente Marcello Maniaci si è rifiutato di farlo, sintomo di una democrazia che non esiste più.

Mi dispiace constatare come il presidente non stia onorando il suo ruolo, così come il segretario comunale che, pur essendo destinatario della mia comunicazione, non abbia mosso obiezioni.

Ritengo importante informare i cittadini attraverso i social delle ragioni della mia assenza pubblicando integralmente la mia nota.

Valuterò il da farsi nel rispetto della carica elettiva che rappresento”.

La lettera

Questa la lettera dal consigliere Censoplano:

“Gentile Presidente, consiglieri ed amministrazione tutta, con la presente missiva, che chiedo al Presidente di leggere pubblicamente al Consiglio Comunale, desidero comunicare la mia irrevocabile decisione di prendere le distanze politiche dall’attuale capo delle istituzioni di questo comune, come conseguenza politica dei gravissimi fatti che hanno coinvolto me, mia moglie e le nostre famiglie.

Le minacce e gli epiteti volgari rivolti nei nostri confronti non possono essere giustificati come parte della “dialettica politica”, come è stato incredibilmente dichiarato dal Sindaco ai diversi giornalisti.

Condanno fermamente ogni forma di violenza e non posso rimanere a sostegno di un'amministrazione che non rappresenta i valori che io difendo e condivido.

Mi scuso con i miei eletori per la mia assenza in aula questa sera, il mio coinvolgimento personale non mi permette di espletare con la necessaria serenità il mio ruolo politico in questo momento, ritengo però doveroso prendere una posizione netta di fronte a comportamenti inaccettabili e ingiustificabili.

Ringrazio pubblicamente per la vicinanza sia umana che politica il consigliere Perna e la consigliera Baiamonte e tutto il PD nella persona dell'on. Giambona, il segretario Filoramo, gli attivisti del Movimento 5 stelle di Terrasini e Cinisi, assieme al coordinatore Provinciale di Palermo del M5S Steni di Piazza che, telefonicamente e pubblicamente, hanno preso posizione esprimendo solidarietà e condannando tale deplorevole comportamento.

È importante riconoscere e valorizzare chi si schiera dalla parte della civiltà e del rispetto nel confronto politico.

Desidero ringraziare i cittadini che, pur esprimendo solidarietà privatamente per paura di ripercussioni, condannano fermamente tali atteggiamenti.

Sono grato per il sostegno e la comprensione che ho ricevuto da parte di coloro che valorizzano il rispetto e la civiltà nel confronto politico”.

Il commento di Ciccio Perna

Commenta Ciccio Perna, consigliere comunale e segretario cittadino del PD:

“A Terrasini è sempre più incalzante una pericolosa deriva antidemocratica. Se finora si è assistito a tentativi (alcuni riusciti, altri un po' meno) di mettere il bavaglio a chi, in maniera più che legittima, intende esprimere le proprie opinioni o il proprio dissenso attraverso i social, questa volta si è andato oltre ogni limite arrivando a imporre la censura anche nelle sedi istituzionali. Durante la seduta del consiglio comunale di ieri 11 luglio, infatti, il presidente Marcello Maniaci ha negato la lettura della missiva del consigliere Fabio Censoplano - indirizzata al sindaco, allo stesso presidente, a tutti i consiglieri e al segretario comunale - con cui si dichiara ufficialmente all'opposizione e, quindi, di non sostenere più l'amministrazione comunale, facendo riferimento al deplorevole comportamento del sindaco in merito ai fatti purtroppo ben noti che hanno coinvolto il cons. Censoplano e la moglie Salvina Di Maggio, consigliere comunale di Cinisi.

Un documento, quello del consigliere Censoplano, divulgato attraverso i canali istituzionali, ma che il presidente Maniaci ha considerato carta straccia.

Vano anche il tentativo del sottoscritto di dare lettura della missiva del collega, fermato ancora dal presidente dell'assise (al quale vorremmo ricordare il suo ruolo super partes) alla mia richiesta di mettere a verbale il diniego della lettura , utilizza nei miei confronti quale rappresentante delle istituzioni un tono canzonatorio: "chi ti credi di essere, spiderman?".

Ecco chi rappresenta l'intero consiglio comunale e, di conseguenza, i cittadini.

Ecco il livello squallido che ha ormai raggiunto la politica a Terrasini, tra amministratori convinti di essere il Padre Padrone del paese e dei cittadini e consiglieri servili e accondiscendenti che da qui a poche ore (ieri la seduta è stata rinviata a stasera per mancanza del numero legale) si ritroveranno a votare favorevolmente il rendiconto di gestione, nonostante il severo parere negativo del collegio dei revisori dei conti sull'importante strumento finanziario.”

La risposta del Presidente del Consiglio comunale Marcello Maniaci

Compaesano ha chiesto al Presidente Marcello Maniaci di fornirci la sua versione dei fatti. Questa è la sua risposta:

“Ci tengo a precisare che la missiva inviatami dal consigliere Censoplano è stata girata da me a tutti quanti i consiglieri che quindi ne hanno potuto constatare il contenuto.

In consiglio io ho espresso il volere del consigliere Censoplano e sono poi passato ai punti all’ordine del giorno fra i quali non vi era la suddetta lettera”.


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