Un anno insieme a Compaesano
Scritto da Francesco Cipriano
31 dicembre 2025
Alla fine dell’anno - chissà perché - sentiamo il bisogno di tirare le somme. Facciamolo anche noi.
Quando, circa diciotto mesi fa, ho lanciato Compaesano, sentivo un’esigenza che covavo da anni: creare un progetto editoriale locale capace di raccontare il territorio, dare voce a chi lo abita e dimostrare che anche il racconto locale può avere qualità, professionalità e creatività. Perché le storie o si vanno a cercare molto lontano oppure molto vicino. Fuori casa. E “casa” è un territorio che, spogliato dei cliché provinciali, ha molto più da raccontare e da offrire di quanto spesso si pensi. Ogni paese del comprensorio è un grande museo di storie vive.
Compaesano è un media indipendente di comunità. Significa raccontare il territorio e i suoi abitanti, dare voce alle istituzioni, ai partiti, alle associazioni, ai cittadini. Significa rispolverare vecchie cronache per ricostruire la nostra storia e documentare il presente per consegnarlo alle generazioni future. È un lavoro complesso che richiede costanza, imparzialità e rigore. E comporta sacrifici. Finora abbiamo scelto di offrire contenuti gratuiti, senza alcun compenso. Un anno e mezzo di impegno che, però, ha prodotto risultati concreti.
Oggi - pur essendo ancora in crescita - possiamo dirci soddisfatti dei numeri complessivi del progetto, tra sito e social network. Numeri che raccontano come, in relativamente poco tempo, Compaesano abbia trovato spazio tra i lettori del comprensorio, affermandosi come un media affidabile e, per molti versi, inedito.
Il progetto è ancora in una fase embrionale che ci ha permesso di sperimentare, di mescolare generi, di sfruttare forma e medium al servizio della storia da raccontare. Una fase embrionale che però sta mettendo radici e ambisce a continuare a crescere.
Compaesano non viene letto soltanto nei comuni di riferimento, ma anche a Palermo, nel resto della Sicilia e in decine di città italiane. E poi c’è l’estero: migliaia di lettori emigrati che ci seguono dagli Stati Uniti, dalla Francia, dalla Germania, dalla Svizzera, dal Regno Unito e da molti altri paesi. Un nostro lettore affezionato ci legge persino dal Ghana. Per tutti loro, Compaesano è un po’ come sentirsi a casa.
Tutto questo non sarebbe stato possibile senza i collaboratori, ai quali va il mio più sincero ringraziamento. Ognuno di voi, condividendo notizie, storie e memorie, ha contribuito in modo determinante alla costruzione di questo progetto.
Un ringraziamento ai cittadini, alle associazioni, ai circoli di partito, agli amministratori e agli uffici stampa che ci hanno segnalato notizie e comunicati.
E grazie, soprattutto, ai lettori che ci seguono ogni giorno, dal territorio e da ogni parte del mondo. Il senso profondo della comunicazione è sapere che dall’altra parte c’è qualcuno. Quel qualcuno siete voi.
Ognuno di voi è parte di Compaesano: un grande archivio digitale di storie locali, uno spazio condiviso in cui informare, ricordare e comunicare.
Grazie per questo 2025, ci risentiamo nel 2026.

