Cinisi, 1979: Indagini su pensionato morto di freddo davanti alle Poste


Scritto da Francesco Cipriano

30 maggio 2025


C’è una certezza, ben scolpita nell’immaginario italiano: quello dei pensionati già in fila davanti alle Poste ben prima dell’orario di apertura. Un modo per accaparrarsi i primi posti e non dover fare troppa fila, un modo per riempire le giornate che con il passare degli anni iniziano sempre più presto. 

Ma quest’immagine ormai folkloristica si è trasformata in una tragedia nel 1979, a Cinisi, quando un pensionato di nome Vito Agrusa è stato trovato morto di freddo davanti all’ufficio postale.

È quanto ha scoperto Compaesano nel corso di una ricerca archivistica, grazie a un articolo pubblicato sul quotidiano L’Unità.

Il fatto scatenò una piccola rivolta di altri pensionati conoscenti dell’Agrusa che accusarono l’ufficio postale di essere così disorganizzato da aver indirettamente causato la morte del loro amico. I Carabinieri indagarono sull’accaduto. 

L’Unità, 1979

Questo è l’articolo pubblicato nel 1979 su L’Unità

A Cinisi, un paese vicino a Palermo, i carabinieri stanno indagando per accertare il regolare svolgimento del servizio di pagamento delle pensioni nell'ufficio postale.

Davanti all'ufficio, un uomo di 78 anni, Vito Agrusa, è morto di freddo e per un attacco di cuore dopo essere arrivato con due ore di anticipo – prima dell’alba – per cominciare la coda. Voleva evitare, come gli era accaduto altre volte, di trascorrere ore ed ore in fila.

Agrusa, che viveva con alcuni congiunti a Castellammare del Golfo (Trapani), era andato a Cinisi su un’autocorriera e si era seduto sui gradini dell'ufficio postale. Dopo oltre due ore, sono giunti altri pensionati che, come lui, pensavano di arrivare prima, e lo hanno trovato in stato di incoscienza. L'hanno soccorso, ma tutto è stato vano.

Il corpo del vecchio è stato rimosso dopo le constatazioni di legge effettuate dal pretore dottor Trizzino e dal medico legale prof. Verde.

Altri pensionati, che conoscevano bene Vito Agrusa perché ogni due mesi l'incontravano e riscuotevano insieme la modesta pensione di vecchiaia, hanno protestato con i dirigenti delle poste, affermando che le code davanti agli sportelli a Cinisi sono interminabili.

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