Capaci, scontro tra amministrazione comunale e dirigente scolastica sul 23 maggio
Due consiglieri e il sindaco criticano la dirigente per la presenza limitata degli studenti alle celebrazioni; la preside replica denunciando un attacco pubblico alla sua figura e difendendo le scelte organizzative dell’istituto.
Scritto da Francesco Cipriano
31 maggio 2025
È polemica a Capaci dopo il consiglio comunale di ieri pomeriggio svoltosi in piazza: nel corso del question time, due consiglieri comunali hanno sollevato interrogativi sulla scarsa partecipazione degli studenti alle iniziative organizzate per il 23 maggio, anniversario della strage. In particolare, è stato evidenziato che alla cerimonia di inaugurazione del murales dedicato agli agenti morti nell’attentato avrebbe partecipato una sola classe dell’istituto comprensivo di Capaci.
I consiglieri, ritenendo inaccettabile la scarsa adesione da parte dell’istituto in una ricorrenza tanto significativa per la comunità, hanno invitato l’amministrazione a fare “osservazioni al Provveditorato”. E la consigliera Guercio ha aggiunto: “Spero che possiate sensibilizzare ancora di più. O altrimenti, se serve, sindaco, scuoterli, scuoterli abbastanza”.
Il Sindaco Pietro Puccio ha espresso amarezza per quanto accaduto, sottolineando che, in trentatré anni dalla strage, è la prima volta che si verifica una partecipazione così limitata da parte del mondo scolastico. Il primo cittadino ha criticato la decisione della dirigenza scolastica di non coinvolgere un numero maggiore di classi e di aver programmato in questi stessi giorni delle gite scolastiche, che, secondo Puccio, si sarebbero potute posticipare all'inizio di giugno. “È un fatto di una gravità notevole” ha ribadito il Sindaco.
La risposta della Dirigente: “Scuola sotto attacco: processo in piazza!”
La risposta della dirigente scolastica, però, non si è fatta attendere. In una nota pubblicata su Facebook, la dirigente Maria Ausilia Lupo ha parlato di un “attacco senza precedenti” alla sua persona e ha contestato i toni usati in consiglio comunale, sostenendo che siano state rivolte “accuse e vere e proprie minacce” nei suoi confronti, mettendo in discussione la sua integrità professionale.
Secondo la dirigente, la partecipazione ridotta degli studenti alle celebrazioni del 23 maggio è stata motivata da “oggettivi motivi legati alle verifiche finali, alla conclusione dell’anno scolastico e alla prossimità degli scrutini”. Ha inoltre dichiarato che alcuni consiglieri comunali, membri anche del Consiglio d’Istituto, erano già a conoscenza della situazione, ma non lo avrebbero chiarito pubblicamente.
“Utilizzare una piazza, davanti alla cittadinanza, per delegittimare un Dirigente dello Stato – ha scritto la Dirigente Lupo – rappresenta un gesto grave, che travalica il dissenso istituzionale e si avvicina al linciaggio personale”.
La dirigente ha inoltre difeso il lavoro svolto quotidianamente dal suo istituto nel promuovere i valori della legalità e del rispetto delle regole, affermando che la memoria delle vittime della mafia è onorata ogni giorno attraverso l’educazione e la formazione degli studenti, non solo in occasione delle ricorrenze ufficiali.
Lo scontro Comune - Scuola
Alla base dello scontro sembrerebbe esserci anche una frattura più ampia, risalente all’inizio dell’anno scolastico. In particolare, il contrasto riguarderebbe il progetto dell’amministrazione comunale di destinare un plesso scolastico – attualmente occupato da sette classi dell’infanzia e della primaria – all’ampliamento del liceo Mursia di Carini, che a Capaci ha già in attivo un plesso che ospita alcune classi.
Una decisione alla quale la dirigente si è opposta e che avrebbe dato origine a una serie di attriti e tensioni prolungati nel tempo.