Guerra tra figli per l’eredità del padre
Scritto da Benedetto Favazza
24 dicembre 2025
Sapete la storia di quella famiglia che per una casa è sciarriata come i cani da anni ?
Quelle famiglie dove non è successo niente di grave… solo una piccola cosa.
È morto il padre. Un patriarca d’altri tempi. Uno di quelli che quando parlava tutti stavano zitti.
Uno che diceva sempre: “Questa casa è di tutti.”
Perché quando un padre così muore e lascia una casa a più figli, non lascia un’eredità. Lascia una guerra civile. Dal giorno dopo il funerale i figli si fanno la guerra ogni giorno. Cause legali. Offese. Silenzio a Natale.
E c’è sempre quel figlio lì. Quello che da piccolo prendeva il posto migliore a tavola. Quello che parlava più forte.
Quello che dice: “Se sono il più potente, è ovvio che la casa sia mia.”
Non perché gli spetta. Ma perché può.
E voi vi starete chiedendo: “Ma di chi stiamo parlando?” “Dove sta questa casa?”
Beh… la casa è la Palestina. Il padre è Abramo. E i figli… sono ebrei, musulmani e cristiani.
Una famiglia gigantesca. Una sola casa. E manco un notaio.
Abramo è il padre di tutti. Ma ognuno dice: “No no, con me parlava diverso.” “A me aveva promesso tutto.” “Gli altri hanno capito male.”
È la tipica frase da eredità: “Papà non avrebbe voluto questo.”
Tutti parlano di Dio. Di fede. Di amore. Di pace.
Ma appena tocchi la casa… la fede diventa un contratto, e l’amore una minaccia.
E a Natale questa storia fa ancora più male. Perché Natale è la festa della famiglia.
Della pace. Della nascita.
E invece nella casa dove nasce Gesù si continua a morire.
È come una cena di Natale infinita dove nessuno mangia, tutti urlano e i bambini stanno zitti perché hanno già capito che non è un posto sicuro.
Forse il problema non è chi ha ragione. Forse il problema è che quando una casa diventa sacra, smette di essere abitabile.
E se Abramo potesse tornare un attimo, guarderebbe i figli e direbbe la stessa cosa che direbbe qualunque padre del Sud:
“Vi ho lasciato una casa per viverci insieme.
Non per distruggerla per dimostrare chi comanda.”
E forse il vero miracolo di Natale non è che Dio nasca sulla Terra.
È che un giorno, in quella casa, qualcuno decida di smettere di vincere e cominci finalmente a convivere.

