La Giunta di Cinisi annuncia ricorso contro il depuratore consortile
Dopo settimane di polemiche e incertezze, il Comune di Cinisi si oppone ufficialmente alla realizzazione del depuratore consortile che dovrebbe collegare Terrasini e Cinisi a Carini.
Con una delibera di Giunta seguita da una mozione approvata all’unanimità dal Consiglio Comunale, l’Amministrazione di Cinisi guidata da Vera Abbate conferisce l’incarico a un legale per impugnare il Decreto Assessoriale con cui è stato rilasciato il provvedimento autorizzatorio unico regionale (PAUR) che riguarda il progetto di “Collettamento dei reflui dei comuni di Terrasini e Cinisi e dell’abitato a ovest di Villagrazia di Carini, all’impianto consortile di Carini, potenziamento dell’impianto e ripristino del sistema di allontanamento a mare”.
“Un’azione decisa e condivisa: la delibera arriva in risposta alla mozione approvata all’unanimità ieri sera da ogni consigliere comunale, sia di maggioranza che di opposizione” scrive la Sindaca Vera Abbate, che aggiunge: “Abbiamo così, tutti insieme, rispettato l’impegno preso con voi, cittadini, agendo nell’interesse della nostra comunità e del nostro paese”.
Come specificato nella delibera, l’Autorità indicava la facoltà di proporre ricorso giurisdizionale entro il termine di 60 giorni dalla data del provvedimento (15.02.2024) al Tribunale Superiore delle Acque Pubbliche.
Allora, però, il Comune era temporaneamente guidato dal Commissario in seguito alle dimissioni dell’ex sindaco Giangiacomo Palazzolo.
“L’unica strada giurisdizionale percorribile” si legge nella delibera “è l’impugnativa del PAUR (Provvedimento autorizzatorio unico regionale) che deve essere proposta a mezzo ricorso al TAR entro 60 giorni, cioè entro il 14.01.2025”.
Per questo, su indicazione della Sindaca Abbate, l’incarico è stato conferito all’Avvocato Giovanni Immordino, già Presidente dell’Ordine degli Avvocati di Palermo e dal 2022 Presidente dell’Associazione Avvocati amministrativisti della Sicilia.
A tal fine, viene indicato di prenotare l’impegno di spesa di €. 19347,97.