Perché il 2 giugno si festeggia la Festa della Repubblica
2 giugno 2025
Il 2 giugno 2025 la Repubblica Italiana compie 79 anni. Sono passati quasi otto decenni da quando, nel 1946, gli italiani furono chiamati a scegliere, attraverso un referendum, la forma di Stato da dare al Paese: monarchia o repubblica.
Dopo vent’anni di regime fascista e cinque anni di guerra, l’Italia era un Paese stremato. La monarchia dei Savoia era considerata da molti responsabile della complicità con Mussolini e del coinvolgimento nella guerra a fianco della Germania nazista. Nel clima del dopoguerra, si avvertiva la necessità di una svolta.
Fu un momento decisivo nella storia italiana, una scelta epocale che segnò la fine della monarchia sabauda e la nascita della Repubblica. Il voto si svolse in due giornate, il 2 e il 3 giugno 1946, e segnò anche un'altra fondamentale conquista democratica: fu la prima volta in cui parteciparono alle urne anche le donne italiane.
I numeri raccontano bene la portata dell’evento: andò a votare l’89% degli aventi diritto, un’affluenza oggi impensabile. I risultati ufficiali vennero comunicati il 10 giugno: 54,3% dei voti alla Repubblica, 45,7% alla monarchia. Ma la proclamazione ufficiale della Repubblica avvenne solo il 18 giugno, a causa delle polemiche sollevate da alcuni settori monarchici per via della differenza percentuale ritenuta troppo esigua. Fu la Corte di Cassazione, in quella data, a confermare in via definitiva la volontà popolare.
Nella stessa tornata elettorale vennero anche eletti i membri dell’Assemblea Costituente, che avrebbero redatto la nuova Costituzione della Repubblica Italiana, entrata in vigore il 1° gennaio 1948.
Il 2 giugno è quindi ricordato come il giorno in cui è nata la Repubblica Italiana e per questo è stato scelto come data della Festa della Repubblica. La prima celebrazione ufficiale si tenne il 2 giugno 1947, mentre la prima parata militare si svolse nel 1948 a Roma. Fu però solo nel 1949 che il 2 giugno venne ufficialmente dichiarato giorno festivo nazionale.
“Mai nella storia è avvenuto, né mai ancora avverrà che una repubblica sia stata proclamata per libera scelta di popolo mentre era ancora sul trono il Re” ebbe a dire Piero Calamandrei, che definì la vittoria repubblicana “Un miracolo della ragione”.