Caso Simona Cinà, la Procura fa chiarezza
Scritto da Francesco Cipriano
04 agosto 2025
Sul caso di Simona Cinà, la giovane di Capaci deceduta durante una festa in una villa di Bagheria, interviene Lorenza Turnaturi, facente funzioni del procuratore di Termini Imerese, al fine di fare chiarezza su alcune informazioni circolate in queste ore.
In una conferenza stampa tenutasi ieri, la famiglia della ragazza aveva sollevato dubbi sulla dinamica dei fatti, in particolare riguardo ai vestiti della ragazza che la famiglia non ha trovato, all’assenza di bicchieri e bottiglie di alcolici e all’atteggiamento di alcuni dei presenti. Secondo quanto dichiarato dalla Procura di Termini Imerese, alcuni dei dubbi hanno una spiegazione: i vestiti della ragazza infatti sono stati sequestrati dall’autorità giudiziaria per essere analizzati. Ritrovate inoltre le bottiglie di alcol. E i presenti alla festa avrebbero avuto un atteggiamento collaborativo con gli inquirenti, mettendosi a loro disposizione.
Nel frattempo la Procura ha aperto un fascicolo per omicidio colposo a carico di ignoti. L’autopsia, che potrà chiarire le modalità del decesso della giovane, dovrebbe essere eseguita giovedì.
Ecco i punti chiariti dalla Procura:
La dinamica
“Il corpo della giovane ragazza è stato rinvenuto da alcuni degli ultimi partecipanti ancora presenti alla festa intorno alle 4 e si trovava esanime sul fondo della piscina, in un angolo distante, e dotato di scarsa illuminazione, rispetto alla zona ove erano collocati bar, consolle musicale e i servizi igienici. Per quanto sinora appreso, a seguito del rinvenimento, almeno due ragazzi si sono immediatamente tuffati nella piscina ed hanno recuperato il corpo della ventenne, praticando le manovre di rianimazione salvavita in attesa dell’arrivo dei soccorritori”.
Soccorsi e indagini
“Arrivato sul posto, il personale del 118 ha provato a rianimare la ragazza, purtroppo invano, non potendo fare altro che constatare il decesso della stessa alle 5. Sono arrivati i carabinieri della compagnia di Bagheria – con il personale del nucleo investigativo di Monreale -, e successivamente il magistrato di turno. Sono stati svolti i primi accertamenti, rilievi e fotografie. E’ arrivato il medico legale per lo svolgimento della richiesta ispezione cadaverica esterna. Poi è stata disposta l’autopsia per accertare le cause del decesso”.
I vestiti sequestrati
“I vestiti di Simona Cinà non sono stati trovati dai familiari in quanto sottoposti a sequestro e, di conseguenza, sono attualmente a disposizione dell’autorità giudiziaria per il compimento dei successivi atti di indagine”
I presenti hanno collaborato
“Sono stati identificati e sentiti tutti i soggetti ancora presenti nella villa al momento dell’arrivo dei carabinieri. Tutti sentiti in qualità di persone informate sui fatti, hanno avuto un comportamento collaborativo, mettendosi da subito a disposizione dell’autorità giudiziaria".
Alcol e bicchieri trovati
“Sono stati trovati sui bordi e nella zona adiacente alla piscina bottiglie, bicchieri, piatti che lasciassero ritenere che in quel luogo si era tenuta una festa. Nei pressi del bancone adibito a bar – sono stati trovati, tra l’altro, bicchieri e bottiglie di alcolici, come debitamente documentato; ciò a riprova di quanto affermato dai vari partecipanti sin dalle prime battute. Anche il predetto materiale è stato posto sotto sequestro, così come ogni altro oggetto presente sulla scena ed utile a fini investigativi. Allo stato, dunque, non vi sono elementi in ragione dei quali ipotizzare che qualcuno abbia alterato la zona ove sono accaduti i fatti, facendo scomparire oggetti; anche tale circostanza, in ogni caso, sarà oggetto di ulteriori approfondimenti”.