Aeroporto, il PD di Cinisi contrario alla privatizzazione Gesap
01 luglio 2025
Il percorso verso la privatizzazione di Gesap, la società che gestisce l’aeroporto “Falcone e Borsellino” di Palermo - Punta Raisi, entra in una nuova fase.
Dopo il via libera della Corte dei conti al piano di riequilibrio finanziario del Comune di Palermo, il sindaco Roberto Lagalla ha ufficialmente chiesto alla società di avviare le procedure necessarie per l’individuazione di un advisor. La figura dell’advisor sarà centrale per la valutazione del patrimonio e per stimare il valore delle quote da mettere eventualmente sul mercato.
Attualmente il Comune di Palermo e la Città metropolitana detengono oltre il 70% delle quote di Gesap. La Camera di Commercio di Palermo e Enna, che possiede un ulteriore 22%, ha già da tempo deliberato all’unanimità la disponibilità a vendere la propria partecipazione a un soggetto privato.
Il tema della privatizzazione della Gesap fa discutere a livello locale. A esprimere una posizione netta di contrarietà è il Partito Democratico di Cinisi, che considera la questione non soltanto una scelta gestionale, ma una decisione che impatta direttamente sul modello di sviluppo dell’intera area geografica in cui lo scalo insiste.
Comunicato stampa del Partito Democratico di Cinisi
É notizia di ieri, anche se non rappresenta una novità, che l'amministrazione comunale di Palermo insieme alla Camera di Commercio vogliono accelerare il processo di privatizzazione della società di gestione aeroportuale Gesap. Nei giorni scorsi la Camera di Commercio ha infatti dichiarato di essere pronta a vendere tutta la propria parte, equivalente al 22% di Gesap, in favore di un acquirente privato non ancora identificato, la segue il Sindaco di Palermo che si è dichiarato pronto a compiere questo passo.
Il Partito Democratico di Cinisi sostiene che la questione privatizzazione sia un tema di indirizzo dello sviluppo non solo dell'infrastruttura ma anche del destino di un'area geografica. La nostra. Possiamo affermare con assoluta certezza di essere nettamente contrari alla privatizzazione per due ragioni fondamentali.
La prima riguarda la storia delle privatizzazioni dei servizi nella nostra Sicilia e nel nostro Paese. Una storia che non sempre ha portato a risultati ottimali, vedasi la questione delle privatizzazioni di inizio anni 2000 sulla gestione dei rifiuti e dell'acqua, ma anche su altre infrastrutture, come autostrade. Una privatizzazione di un'infrastruttura così strategica per il nostro territorio rischia di immettere una classe imprenditoriale nella gestione che ha come unico scopo quello della massimizzazione del profitto e non gli investimenti nell'opera stessa.
La seconda ragione è relativa al fatto che il bilancio di Gesap è florido, come affermano tutti i dirigenti della struttura, e registra un utile stimato a ventuno milioni di euro. Questo significa che la gestione e gli investimenti collegati ad essa hanno dato buoni frutti. Gesap è una delle poche società a partecipazione pubblica prevalente che presenta margini di crescita anno dopo anno. Non vediamo per quale motivo, una volta che la partecipazione pubblica funziona, si debba smontare quello che c'è.
In ultima analisi, visto che i governi di centro destra regionali e cittadini non hanno fatto mistero di convergere sulla tesi della privatizzazione, il Partito Democratico di Cinisi chieda all'amministrazione comunale di Cinisi qual è la sua posizione e qualora ci dovesse essere la vendita delle quote dove si vorrebbe porre questa maggioranza, in virtù del legame con i partiti che formano il governo regionale, metropolitano e cittadino al momento.