Carini, il Ciac istituisce quattro dipartimenti per rilanciare l’area industriale
Pubblichiamo il comunicato stampa del Ciac di Carini.
20 novembre 2025
Il Ciac si fa in quattro per il rilancio dell’agglomerato. Per promuovere sviluppo, legalità, sostenibilità e coesione sociale il coordinamento ha istituito dei dipartimenti tematici, strumenti strategici per rafforzare la governance, migliorare la qualità dei servizi alle imprese e contribuire alla rivalutazione dell’intero agglomerato.
Nell’ambito di un più ampio processo di modernizzazione e riorganizzazione dell’associazione, l’idea è diventata realtà con delibera del presidente, Giuseppe Pezzati, e con il parere favorevole del vicepresidente, Roberto Fiore.
"L’area industriale di Carini - spiega il presidente Pezzati - sta vivendo una nuova fase di crescita e di responsabilità. Con l’istituzione dei dipartimenti, il Ciac compie un passo decisivo verso una gestione più moderna, trasparente e orientata ai bisogni reali delle imprese. Si tratta di una struttura innovativa che ci consentirà di affrontare temi cruciali con un approccio organizzato e di lungo periodo”.
I quattro dipartimenti opereranno con piani annuali, indicatori di risultato e cronoprogrammi strutturati, garantendo trasparenza, continuità gestionale e un dialogo costante con le istituzioni.
"Questi dipartimenti - dichiara il vicepresidente Fiore - rappresentano un forte segnale di presenza attiva sul territorio. Non solo coordinamento, ma pianificazione, ricerca di risorse, dialogo istituzionale e monitoraggio costante. Il Ciac consolida così il proprio ruolo di interlocutore affidabile per imprese, amministrazioni e cittadini".
L’imprenditrice Natalia Re, l’ingegnere Guglielmo Speciale, l’avvocato Francesco Marzano e l’ingegnere Andrea Vittorio Casano sono rispettivamente i responsabili dei dipartimenti “Attività sociali e rapporti con enti pubblici”, “Ambiente, e energia e igiene ambientale”, “Legalità, tutele, rapporti con istituti finanziari e ricerca fondi”, “Arredo urbano e riqualificazione urbanistica. Ecco i loro commenti:
“La coesione imprenditoriale - afferma Natalia Re - e il dialogo con la comunità sono elementi imprescindibili. Promuoveremo eventi, collaborazioni con scuole e università, attività culturali e iniziative sociali che restituiscano all’area industriale un ruolo centrale e positivo nel territorio".
“La sostenibilità- dice Guglielmo Speciale - non è un’opzione, ma una condizione essenziale per la competitività delle imprese. Opereremo per ridurre l’impatto ambientale, favorire l’efficienza energetica e promuovere una cultura del rispetto del territorio che ci ospita".
"Legalità e trasparenza -dichiara Francesco Marzano – sono pilastri fondamentali per lo sviluppo. Il nostro obiettivo sarà creare un ecosistema sicuro, conforme e collaborativo, rafforzando i rapporti con le autorità e facilitando l’accesso a strumenti finanziari utili alle imprese".
“Un’area industriale moderna- conclude Andrea Vittorio Casano- è un luogo funzionale, sicuro e decoroso. Lavoreremo per riqualificare gli spazi, migliorare la viabilità, valorizzare l’immagine complessiva del territorio e renderlo più competitivo agli occhi degli investitori".
