Diffamazione aggravata contro Giovanni Impastato: a processo l’attore Dario Veca


10 giugno 2025


Inizia domani, 11 giugno 2025, il processo nei confronti dell’attore-cabarettista Dario Tindaro Veca, 69 anni, citato in giudizio per diffamazione aggravata nei confronti di Giovanni Impastato, fratello di Peppino, il militante ucciso da Cosa Nostra nel 1978. Proprio Veca è colui che ha deciso e attuato il pignoramento di Casa Memoria, per una vicenda decisamente più contorta di come è stata raccontata dalla stampa in questi anni. La settimana scorsa Casa Memoria è stata riacquistata all’asta dall’omonima associazione che da anni gestisce l’immobile.

La denuncia di Impastato risale al 2021, lo stesso anno del pignoramento e del primo articolo di giornale che ne dava la notizia: Dario Tindaro Veca aveva infatti pubblicato su gruppi Facebook diversi commenti considerati diffamatori da Impastato, nei quali in sostanza il fratello di Peppino veniva tacciato di disonestà e paragonato al padre mafioso.  

Nel corso del processo potrebbero essere integrati ulteriori elementi per dimostrare una continuità da parte di Veca nel diffondere una certa immagine della parte offesa. La campagna mediatica e social nei confronti degli Impastato è durata anni e coincide temporalmente e sostanzialmente con quella attuata da Maria Badalamenti, parente del boss Gaetano Badalamenti, anche lei sotto processo con la stessa accusa di Veca, ma in cui la parte offesa è la figlia di Giovanni, Luisa. Le due vicende sono collegate?

Non è il primo processo per diffamazione in cui Veca è coinvolto: il cabarettista è infatti stato accusato dall’ex compagna per minacce, diffamazione aggravata e stalking. Per questa vicenda a Veca era stato imposto il divieto di avvicinamento e la Prefettura gli aveva proibito la detenzione di armi ed esplosivi. Secondo la parte offesa, oltre a pedinamenti e appostamenti sotto casa, l’attore avrebbe diffamato l’ex compagna - che nel frattempo aveva un nuovo compagno ed era diventata madre - sia attraverso lettere anonime agli ex suoceri, sia su Facebook utilizzando profili anonimi. Per le denunce fino ai primi mesi del 2018 Veca è stato in parte assolto, mentre altri reati sono caduti in prescrizione a causa dei lunghi tempi del procedimento. Ma non è finita, come invece ha raccontato qualche mese fa Veca alla stampa, che ha diffuso la falsa notizia che la vicenda processuale fosse conclusa: si deve ancora svolgere infatti il processo per le denunce presentate dall’ex compagna dal 2018 in poi. 

Secondo la difesa dell’ex compagna di Veca, sarebbero all’incirca 20 le denunce presentate dalla donna in un arco di tempo che va dal 2015 al 2020. Ma dai documenti consultati da Compaesano si evince che nella banca dati in uso alle forze dell’ordine, al 2021, sarebbero in totale una quarantina le denunce nei confronti dell’attore. 

Per una di queste denunce domani inizierà il processo.


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