Simona Cinà, primi esiti dell’autopsia: sarebbe morta per annegamento


07 agosto 2025


Sarebbe morta per annegamento Simona Cinà, la giovane pallavolista di Capaci trovata senza vita sabato scorso nella piscina di una villa a Bagheria, dove stava partecipando a una festa di laurea. Sono questi i primi esiti dell’autopsia appena conclusa, che non avrebbe evidenziato patologie cardiache pregresse.

Restano però ancora da chiarire diversi aspetti, a cominciare dall’orario esatto del decesso.

Le indagini dei carabinieri, coordinate dalla Procura di Termini Imerese, proseguono per ricostruire con precisione quanto accaduto durante la serata.

La famiglia della ragazza, assistita dall’Avvocato Gabriele Giambrone, aveva sollevato dubbi sulla dinamica dei fatti e chiesto che fosse fatta luce su quanto accaduto la notte tra l’1 e il 2 agosto nella villa di Bagheria.

Era intervenuta la Procura di Termini Imerese, che con una nota aveva smentito alcune informazioni circolate negli scorsi giorni.

Sia la famiglia che diversi conoscenti hanno descritto Simona come una ragazza sportiva, un “pesce d’acqua”, ritenendo improbabile che la morte possa essere stata causata da annegamento.

Adesso si attendono gli esami istologici e tossicologici per chiarire in modo più preciso le circostanze e le cause del decesso.


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