Depuratore, il TAR respinge i ricorsi del Comune di Cinisi e delle associazioni ambientaliste
28 giugno 2025
Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Sicilia ha rigettato i ricorsi presentati dal Comune di Cinisi e dalle associazioni ambientaliste contro il progetto del nuovo sistema fognario che collegherà i reflui dei Comuni di Cinisi e Terrasini all’impianto consortile di Carini.
Il progetto del depuratore consortile è al centro di diverse polemiche sorte negli ultimi anni, contrastato da diverse associazioni ambientaliste (tra cui WWF Sicilia Nord Occidentale, Legambiente, LiberAmbiente e altre), a cui si era aggiunto il Comune di Cinisi che negli scorsi mesi aveva presentato ricorso.
I ricorsi contestavano la legittimità del Commissario straordinario per la depurazione di pianificare le opere, oltre a sollevare dubbi sull’impatto ambientale. Il TAR Sicilia li ha rigettati entrambi.
Inoltre, al momento lo Stato italiano sta pagando una multa milionaria decisa dalla Corte di Giustizia dell’Unione Europea poiché non sono state rispettate le direttive europee sul trattamento delle acque reflue urbane.
Soddisfatto il subcommissario per la depurazione per la Sicilia occidentale Totò Cordaro, che non risparmia un riferimento al Commune di Cinisi e alle associazioni ambientaliste:
“Il comune di Cinisi si è opposto – non si capisce in nome di chi e di che cosa – alla realizzazione di un’opera che, grazie alla sensibilità della Presidenza del consiglio e per il tramite del Commissario straordinario per la depurazione, vuole finalmente porre rimedio a ritardi storici, causa di disagio per la vita dei siciliani e di gravi condanne in materia ambientale per il Paese”.
“Questa sentenza accende un faro – conclude Cordaro – sulla contraddittorietà della posizione delle associazioni ambientaliste che, invece di supportare l’attività della Struttura per la depurazione, sorta nell’esclusivo interesse delle nostre comunità e della tutela dell’ecosistema, si contrappongono – spesso con pregiudizio – creando contenziosi che finiscono per gravare sulla salute della gente e ritardare la tutela dell’ambiente”.
La Sindaca di Cinisi Vera Abbate prende atto della sentenza ma annuncia che saranno prese tutte le misure necessarie:
“Alla luce di questa decisione, l’Amministrazione comunale, insieme all’intero Consiglio Comunale, si attiverà per valutare con la massima urgenza tutte le ulteriori azioni possibili e necessarie nelle sedi competenti per continuare a tutelare l’ecosistema, il nostro territorio e la salute dei cittadini. Non ci fermeremo qui. Continueremo a difendere Cinisi e il nostro ambiente con determinazione, seguendo con rigore le procedure previste”.