C.U.R., cresce il dissenso nei comuni del comprensorio


Scritto da Francesco Cipriano

10 novembre 2025


Non si arresta la mobilitazione contro il progetto del collettamento unico reflui che prevede il collegamento degli scarichi di Terrasini, Cinisi e dell’aeroporto Falcone - Borsellino al depuratore consortile di Carini. Il tema, da tempo al centro del dibattito pubblico, continua a suscitare preoccupazioni e opposizioni da parte di associazioni, consiglieri comunali e cittadini.

Giovedì scorso si è tenuto a Cinisi un consiglio comunale straordinario convocato a seguito di una mozione della minoranza, che chiedeva all’amministrazione di attivare tutti i canali possibili per contrastare quello che viene considerato un progetto dannoso per il territorio. Alla seduta, molto partecipata, è intervenuto il professor Eugenio Cottone, chimico, che ha presentato un’analisi tecnica apprezzata dai presenti.

In un raro momento di convergenza politica, la mozione è stata approvata all’unanimità. Il Comune avrà tempo fino al mese di gennaio per presentare ricorso al Consiglio di Giustizia Amministrativa (CGA), dopo che il precedente ricorso al TAR era stato respinto lo scorso giugno.

Parallelamente prosegue la mobilitazione della società civile. Il Comitato No C.U.R., che riunisce diverse associazioni ambientaliste e cittadini contrari al progetto, ha organizzato due incontri domenica 9 novembre, a Isola delle Femmine e Capaci, per aggiornare la popolazione e raccogliere nuove adesioni e fondi destinati a sostenere le spese legali.

Secondo Giuseppe Chiofalo, presidente di Liberambiente, il Comitato – che attualmente conta circa 80 iscritti – si è posto tre obiettivi principali:

  1. ampliare la partecipazione, coinvolgendo persone con competenze diverse – tecniche, legali, comunicative o ambientali – e promuovendo attività di informazione e sensibilizzazione sul territorio;

  2. raccogliere i fondi necessari per il ricorso alla CGA, stimati in circa 7-8 mila euro;

  3. incrementare il numero di adesioni così da dare maggiore forza e rappresentatività alle istanze della popolazione.

«Se ognuno si fa portavoce e convince dieci persone a iscriversi al Comitato, potremo fare la differenza», dichiara Chiofalo a Compaesano.

L’appello è rivolto non solo ai cittadini, ma anche alle associazioni locali e agli operatori economici e turistici, per i quali l’eventuale impatto ambientale del progetto potrebbe avere anche conseguenze economiche.

Per informazioni, iscrizioni e partecipazioni è possibile consultare la pagina Facebook del Comitato No C.U.R. o compilare il modulo di adesione disponibile online.


Sullo stesso argomento, leggi anche:


Indietro
Indietro

Michigan, 1950: il primo arresto americano di Gaetano Badalamenti

Avanti
Avanti

Torretta, infiltrazioni d’acqua in chiesa: l’appello dell’arciprete alla comunità